Che cosa sono?
Per dipendenza patologica si intende una modalità patologica d’uso di una sostanza che conduce a menomazione e a disagio clinicamente significativi. Tipicamente si manifestano almeno tre dei seguenti sintomi nell’arco di 12 mesi: tolleranza, caratterizzata dal bisogno di un ammontare crescente della sostanza per raggiungere l’effetto desiderato e dalla marcata diminuzione dell’effetto con l’uso continuato dello stesso ammontare di sostanza; astinenza, manifestata dalla sindrome di astinenza che compare se non viene assunta la sostanza con disturbi psichici e fisici anche molto gravi, dal bisogno di assumere la sostanza o altre associate per alleviare o evitare i sintomi di astinenza e dall’assunzione della sostanza in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto; desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza; impiego di una grande quantità di tempo nel procurarsi e assumere la sostanza o nel riprendersi dagli effetti della stessa; interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative e ricreative a causa dell’uso della sostanza; uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza.
Gli effetti della dipendenza patologica possono essere sia di tipo fisico, prodotti dai condizionamenti fisiologici e superabili in intervalli temporali definiti, che psichico. Quest’ultimi sono spesso più difficili da risolvere e necessitano di interventi terapeutici specialistici.
La dipendenza patologica classicamente è stata intesa come riguardante l’assunzione di una o più sostanze psicoattive in grado di dare dipendenza fisica e psichica: la tossicodipendenza. Così tra le sostanze più diffuse vi sono i farmaci, le droghe comunemente conosciute (hashish, marijuana, eroina, cocaina, ecstasy, anfetamine, LSD), ma anche altre sostanze “socialmente accettate”, come l’alcol e il fumo.
Accanto a queste forme, sono state identificate delle nuove forme di dipendenza “senza sostanza” o dipendenze comportamentali, caratterizzate dall’assunzione di condotte dannose: gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo, dipendenza da internet, da sesso e da lavoro.
Il gioco d’azzardo patologico (gambling), una di queste nuove forme di dipendenza maggiormente diffusa, è caratterizzato da un comportamento di gioco d’azzardo maladattivo persistente e ricorrente che compromette le attività personali, familiari, o lavorative dell’individuo. Tipicamente, l’individuo tende ad essere eccessivamente assorbito dal gioco d’azzardo (es. rivive esperienze passate di gioco d’azzardo, soppesa o programma le successive giocate, pensa ai modi per procurarsi denaro con cui giocare); ha bisogno di giocare quantità crescenti di denaro per raggiungere l’eccitazione desiderata; ha ripetutamente tentato senza successo di controllare, ridurre, o interrompere il gioco d’azzardo; è irrequieto o irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo; gioca d’azzardo per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico; ritorna a giocare per recuperare somme di denaro perse; mente ai membri della famiglia, al terapeuta, o ad altri per occultare l’entità del proprio coinvolgimento nel gioco d’azzardo; commette azioni illegali per finanziare il gioco d’azzardo; mette a repentaglio o perde una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d’azzardo; fa affidamento su altri per reperire il denaro per alleviare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d’azzardo.
Quando nascono e chi colpiscono?
L’esordio delle dipendenze patologiche è collocabile nella tarda adolescenza e inizio dell’età adulta. Le dipendenze patologiche tendono a manifestarsi con diversa prevalenza tra uomini e donne a seconda dell’oggetto della dipendenza.
Perché nascono?
Soprattutto per alcune forme di dipendenza è stato evidenziato il ruolo della “suscettibilità genetica”, in combinazione con fattori psicosociali: specifici tratti di personalità (ricerca di sensazioni, ricerca della novità), esposizione a specifici stili educativi, presenza di disturbi psicopatologici, modelli parentali e amicali, nel determinare il consolidarsi del disturbo.
Quali conseguenze?
Questo disturbo può comportare un grave e sostanziale deterioramento della vita dell’individuo che ne è affetto e della sua famiglia. Così può verificarsi la perdita del lavoro e la difficoltà a mantenerne uno, rotture relazionali con progressivo isolamento sociale, perdita di ingenti quantità di denaro e progressivo indebitamento, ed inoltre può succedere che per procurarsi il denaro necessario ad alimentare la dipendenza l’individuo commetta atti illegali.