Il disturbo Distimico o Distimia è un disturbo dell’umore caratterizzato da una depressione cronica, ma con sintomatologia attenuata rispetto al Disturbo Depressivo maggiore. I sintomi depressivi devono essere presenti da almeno due anni. Essi consistono nella presenza di almeno due dei seguenti sintomi (DSM-IV):
- scarso appetito o iperfagia;
- insonnia o ipersonnia;
- bassa autostima;
- difficoltà di concentrazione e nel prendere decisioni;
- sentimenti di disperazione;
- scarsa energia o astenia.
Alla distimia possono associarsi altre psicopatologie come la Depressione Maggiore, il Disturbo d’ Ansia, l’Abuso di sostanze, i Disturbi Alimentari, i Disturbi di Personalità.
Quando nasce e chi colpisce?
La Distimia può comparire sin dalla fanciullezza o dall’adolescenza, ma essendo lieve e non palese, viene diagnosticata solo se si cronicizza più avanti negli anni. Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il disturbo.
Perché nasce?
Spesso sopraggiunge dopo uno o più episodi di Depressione Maggiore. È di insorgenza più probabile nelle persone con introversione e tendenze ansiose. Tali persone spesso non hanno le abilità sociali necessarie per adattarsi a richieste vitali significative e guariscono con difficoltà da un episodio depressivo.
Quali conseguenze?
Il Disturbo Distimico comporta una compromissione nelle relazioni sociali, nelle attività lavorative o in altre aree importanti. Per il suo carattere cronico e persistente, il riconoscimento e la diagnosi del disturbo distimico sono molto tardivi e chi ne soffre pensa che il suo malessere sia parte del suo carattere. La Distimia può essere efficacemente affrontata attraverso un percorso di cura consistente in un’adeguata terapia farmacologica e una Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale.